Dove sei, mondo bello?
Chi sono Alice e Eileen, che relazione c'è tra mondo reale e immaginato, una playlist per rifugiarsi fuori dalla realtà e tante altre cose.
E di cosa parlano, i tuoi libri?
Oh, non so, disse lei. Delle persone.
Ciao, questa è Mondo Bello, la newsletter sul nuovo libro di Sally Rooney.
Nelle prossime settimane parleremo di Alice&Eileen&Simon&Felix: ogni numero sarà dedicato a una persona o, meglio, a una relazione. Ogni puntata sarà guidata da una domanda e anche dalle risposte che vorrete condividere con noi (la prima domanda ve l’abbiamo fatta ieri, nelle IgStories di @einaudieditore, ma già lo sapete). E poi ci saranno playlist, domande all’autrice, link per approfondire.
La prima puntata è dedicata a Alice&Eileen. Buona lettura.
Quella sera Eileen tornò a casa a piedi e trovò Alice sul divano che lavorava al suo libro. Alice, disse, mi toccherà vivere nel mondo reale, un giorno? Senza alzare lo sguardo, Alice sbuffò e disse: Oddio no, figurati. Chi te l’ha detto?
La storia inizia da Alice: è andata via da Dublino e ora vive nell’Irlanda rurale, in una casa caoticamente enorme per lei, vicino al mare. A 24 anni ha firmato un contratto con una casa editrice americana per duecentocinquantamila dollari: il suo romanzo d’esordio ha attirato grande attenzione, l’ha portata a viaggiare per il mondo, a guadagnarsi il titolo di scrittrice “di successo”, per quanto questa descrizione potrebbe urtarla. Giovane, famosa, ricca: è all’apice della sua carriera quando un crollo psicologico arriva a destabilizzare la sua vita, e la porta lontana dalla città dove ha frequentato l’università, e dove ha conosciuto Eileen. Alice e Eileen sono state compagne di università a Dublino, compagne di stanza, e quello che sono ora è: amiche. Nonostante vivano a poche ore di auto, nessuna di loro sa guidare, e nessuna riesce davvero ad accorciare la distanza se non attraverso uno scambio fittissimo di mail, in cui parlano d’amore, di marxismo, di letteratura.
Io voglio solo che tutto sia com’era, disse Eileen. Noi di nuovo giovani che viviamo vicine, e niente di diverso. Alice aveva un sorriso triste. Ma se le cose sono diverse, possiamo ancora essere amiche? chiese. Eileen le mise un braccio sulla spalla. Se tu non fossi mia amica io non saprei chi sono, disse. Alice appoggiò la faccia sul braccio di Eileen, chiuse gli occhi. No, convenne. Nemmeno io saprei chi sono. E a dire il vero per un po’ non l’ho saputo. Eileen abbassò lo sguardo sulla testolina bionda di Alice, appoggiata sulla manica della sua camicia da notte. Io neanche, disse.
L’una lo specchio dell’altra, Alice e Eileen smascherano a vicenda i loro autoinganni, si interrogano su quale sia lo spazio del mondo in cui vivono. Se Eileen è rimasta in città a lottare con la propria quotidianità, Alice sembra ormai in un mondo lontanissimo: difficile da sfiorare, a volte irraggiungibile, chiusa nella solitudine di una casa che è anche un guscio protettivo, l’unico modo per avvicinarsi a lei è tramite le parole (o tramite il corpo, ma lo vedremo nelle prossime puntate). Il suo desiderio di entrare in contatto con Eileen sembra puntualmente frustrato dalla realtà: nelle sue lettere, Alice manifesta la volontà di vedere l'amica, di lasciarsi raggiungere, ma non riesce mai a fare programmi o a fissare una data reale per l’incontro, dando vita a un’ambivalenza sotterranea nel loro rapporto che si trascina per tutto il testo e questi continui atti mancati, queste promesse non mantenute, fanno soffrire chi legge tanto quanto fanno soffrire Eileen.
La stessa dinamica è instaurata da Alice nei confronti del contatto con il mondo: c’è uno scarto che sembra irrimediabile tra mondo bello e mondo reale, laddove il mondo bello che esiste solo nella sua testa rimane un progetto irrealizzabile, e il mondo reale da cui si è assentata un posto in cui è troppo difficile vivere.
«Dove sei, mondo bello» diventa per le due amiche una domanda che percorre ogni scambio, ogni confronto: dov’è il mondo bello in cui Alice e Eileen avevano sperato di vivere? Esiste in qualche piega della realtà, oppure l’unico mondo perseguibile sta al di fuori di essa, in uno spazio tanto nostalgico quanto immaginato ma che non ha niente a che fare con il passato, quanto più con tutte le potenzialità che nel passato non si erano ancora trasformate in atto, con tutto ciò che è rimasto incompiuto e quindi cristallizzato nel suo essere per sempre possibile e contemporaneamente mai realizzato?
Dove sei, mondo bello?
Vi abbiamo chiesto dove andate quando il mondo reale non è all’altezza delle vostre aspettative. Avete risposto così.
Il mio mondo bello sta nei libri e nei film: quando la realtà non mi soddisfa, mi rifugio nella sua narrazione. Mi fa sentire meno sola.
GIORGIA
Non penso esista un mondo bello in contrapposizione a un mondo brutto: esiste un mondo reale, e un mondo che non è reale. Il nostro compito è quello di far coincidere il «mondo bello» con il nostro «mondo reale».
ANDREA
Il problema del mondo bello è che quando inizi a cercarlo nel mondo reale si intorbidisce e ti svanisce tra le mani. Non so se preferisco vedere il mondo bello senza viverci o se preferirei non conoscerlo affatto.
BRUNA
Preordina Dove sei, mondo bello in libreria (e su tutti gli store). Il nuovo romanzo di Sally Rooney esce l’8 marzo nella traduzione di Maurizia Balmelli.
🎧 We're half awake in a fake empire
Una playlist che parla di mondi lontani, dove rifugiarsi e fuggire per un po’, dai The National fino a Bon Iver, passando per The Velvet Underground.
Rooneymania
🎥 Trasformare la vita in letteratura: un’intervista a Sally Rooney per il Louisiana Channel.
👗 Cos’hanno in comune Dove sei, mondo bello e il vestito che Alexandria Ocasio Cortez ha indossato al Met Gala?
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Ciao! A sabato prossimo.
Ma che bella idea, questa newsletter.